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  • Immagine del redattoreLaura Gramantieri

WORKS di Rocco Granata. Quando la musica diventa un’installazione artistica


Cosa succede se invece di cercare qualcosa da ascoltare, è qualcosa che trova te?

È possibile condividere un’emozione? Secondo il musicista Rocco Granata sì, e lo ha fatto attraverso un CD, WORKS, che raccoglie 12 brani strumentali dalle sonorità impalpabili e rarefatte. Un CD auto prodotto e auto distribuito (stampato in 300 copie numerate), un lavoro completamente artigianale in pieno spirito do it yourself.

Works, come ci spiega l’artista, è distribuito gratuitamente in due modalità: social e antisocial.

La distribuzione social consente di scaricare l’intero album gratuitamente lasciando all’ascoltatore la libertà di condividerlo come meglio crede.

Con la distribuzione antisocial l’album è distribuito attraverso una installazione artistica. Works è stampato in 300 CD firmati e numerati in maniera progressiva, abbandonati in strada o in luoghi pubblici pronti per essere presi gratuitamente dai passanti (vedi questa mappa). Ogni copia che viene lasciata viene fotografata e la foto postata sul sito www.roccogranata.it. A chi trova una copia del CD, l’autore chiede (tramite le istruzioni presenti nel libretto interno) di mandargli una foto della sua nuova casa: una libreria, il porta CD di un’auto, un comodino di fianco al letto… In questo modo si crea un legame indissolubile tra la sua musica e colui che l’ascolta.

Un concetto di distribuzione musicale innovativo e soprattutto coraggioso in cui il musicista si trasforma in artista di strada in quanto la distribuzione della sua musica è affidata al caso, o meglio alla strada.

Ma coraggioso è anche colui che raccoglie un CD abbandonato per strada perché per farlo occorre una buona dose di curiosità e sfacciataggine.

Conosciamo Rocco più da vicino.

Ciao Rocco, parlaci un po’ di te, della tua formazione e del tuo nome che, ai meno giovani, fa venire in mente il popolare cantautore della celeberrima "Marina", è soltanto un’omonimia o è un nome d’arte?

Sono un omonimo del celebre autore del brano "Marina". Ho compiuto diversi studi musicali tra cui una laurea in Musicologia. Lavoro come consulente musicale per la Tv. L'omonimia con il famoso Rocco Granata di "Marina" è una cosa molto buffa. "Works" è disponibile anche su iTunes, Spotify e molti altri siti musicali ma è stato caricato in automatico nella sua discografia come un suo disco. Pensa che un sito francese lo ha addirittura segnalato come suo ultimo lavoro discografico. Ho già contattato iTunes, Spotify e gli altri siti per rimediare alla svista che comunque trovo molto divertente...

Come è nata l’idea di fare della tua musica un’installazione artistica?

Passione. Passione per le arti in generale. Credo che se hai voglia di esprimerti e vuoi che il tuo messaggio arrivi al meglio, la strada migliore sia quella di unire le forze espressive che l'arte offre. Da qui l'idea di creare una installazione artistica.

Quale significato ha per te la parola CONDIVISIONE?

Un significato reale. Condividere veramente. Oggi si condivide tutto tramite i social networks. Si condividono foto, video, musica, ma tutto resta nella sfera del virtuale. Con la mia installazione voglio dimostrare che nonostante le potenzialità del web si può condividere anche nel quotidiano.

L’artwork della copertina del tuo CD, Autumn’s Child, è firmato da una nota fotografa, Maria McGinley. Come è nata questa collaborazione?

Le foto di Maria McGinley sono stupende. Molti suoi scatti sono stati utilizzati da diverse case editrici per le copertine dei loro libri. In Italia Mondadori ha usato le sue foto per le copertine dei libri di David Grossman. La foto utilizzata sulla copertina di "Works" è intitolata "Autumn's Child" e ritrae suo fratello Timothy. Quando cercavo un'immagine per la copertina penso di aver visto centinaia di foto su Deviant Art e Behance, ma quando ho visto "Autumn's Child" sono rimasto incantato. Ho contattato Maria, circa un anno e mezzo fa, spiegandole il progetto e lei si è resa disponibile a concedermi l'utilizzo della sua immagine.

La fotografia è una parte essenziale della tua installazione artistica. A coloro che distribuiscono e che trovano i tuoi CD chiedi un’immagine. Cosa rappresenta per te la fotografia?

La foto è espressione. Può esprimere la nostra voglia di metterci in mostra (vedi il dilagare dei selfie sui vari social, come Instagram, che amplificano questa mania di esibizionismo) o può esprimere concretamente la nostra voglia di raccontare. Raccontare idee, messaggi, spaccati di realtà lontane. A chi trova un mio Cd chiedo di raccontarmi dove si trova ora.

Alla registrazione dell’album hanno contribuito un pianista e una violoncellista. Puoi dirci qualcosa di loro?

Con loro suono insieme da anni. Un po' per gioco, un po' per curiosità hanno deciso di prendere parte al progetto. Ed è stato per questo gioco che si è creato durante le registrazioni che hanno deciso di apparire nei credits del Cd con degli pseudonimi. Il nome Thomas Munz (piano) è un omaggio a Thomas Müntzer figura storica del XVI sec. ed uno dei protagonisti del romanzo "Q" di Luther Blissett, mentre Lita Rodcenko (violoncello) è un nome di fantasia: Lita in omaggio a Lita Ford chitarrista metal ed Aleksandr Rodčenko artista, padre del costruttivismo russo.

Progetti per il futuro?

Continuare ad intrecciare forme artistiche.

Ho avuto il piacere di ricevere via posta uno dei 300 CD numerati e firmati da Rocco (la copia n. 123/300) allo scopo di distribuirlo. Ho deciso di “liberarlo" in un luogo pieno di storia e fascino della mia città, i giardini pubblici della Loggetta Lombardesca. Un luogo frequentato abitualmente da studenti, famiglie, coppie, turisti. Girando per i giardini e pensando a una possibile collocazione mi sono imbattuta nella "Piccola Libreria di Strada" proprio davanti all'ingresso del bar "Chalet". Quale posto migliore per lasciarlo? Lo sconosciuto che avrà la fortuna di trovarlo, portandolo a casa come fosse un "piccolo premio", troverà al suo interno le istruzioni per poter condividere quest’esperienza, entrando così a far parte di questa poetica e geniale opera d’arte che è WORKS.

Questo è esattamente ciò che succede se invece di cercare qualcosa da ascoltare, è qualcosa che trova te.


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