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  • Immagine del redattoreLaura Gramantieri

Sguardo di donna


La mostra fotografica SGUARDO DI DONNA. Da Diane Arbus a Letizia Battaglia, alla Casa dei Tre Oci a Venezia, è stata prorogata fino al 10 gennaio 2016.

Una mostra da non perdere sia per l’importanza e l’attualità dei temi trattati (il rapporto con l’altro, la violenza domestica, la pena di morte, l’identità sessuale) sia per i nomi d’eccezione delle artiste esposte. Venticinque fotografe di generazioni e provenienze diverse, che narrano, attraverso il loro personalissimo sguardo, venticinque storie differenti.

Una mostra da non perdere anche per il raffinato allestimento curato, nei minimi dettagli, da Antonio Marras, che diventa un’esperienza nell’esperienza. Le installazioni teatrali progettate dallo stilista, che ha utilizzato costumi e oggetti di scena dimenticati nei depositi del teatro La Fenice, creano una tale sinergia con le opere esposte divenendo parte integrante del percorso espositivo.

Sguardo di donna è una mostra forte, alcune immagini sono particolarmente dure, dei pugni dritti nello stomaco, ma in cui è sempre possibile cogliere quella sensibilità ed umanità che è tipica del genere femminile. Solo la donna, citando Nietzsche, è l’essere che ama per antonomasia, avendo questa capacità di donarsi totalmente anima e corpo con una dedizione incondizionata.

“L’amore è per l’uomo solo una parte della sua vita / È per la donna, invece, l’esistenza intera”

George Byron

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