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  • Immagine del redattoreLaura Gramantieri

1.000 cuori per ricordare Remo Brindisi. Quando la pittura è in movimento...


Rota - Museo del 900 - Milano - photo credit: Linda Brindisi

Un vero e proprio ASSALTO DI COLORE si svolgerà sabato prossimo, 9 luglio 2016, presso la CASA MUSEO REMO BRINDISI di Lido di Spina a partire dalle ore 17.00. Un assalto che porterà bambini e adulti a realizzare “1.000 cuori” per Remo Brindisi, il noto artista del Novecento, di cui quest’anno ricorre il ventennale dalla morte.

Brindisi è sepolto nel giardino della sua Casa Museo, a due passi dal mare, in quel Museo avveniristico ed alternativo, come lui stesso amava definire, per sottolineare la totale apertura verso la sperimentazione e la democratizzazione dell'arte. Dopo la scomparsa dell'artista, nel luglio del 1996, la Casa Museo e l'intera collezione (per un totale di circa duemila opere) sono stati acquisiti dal Comune di Comacchio per volontà testamentaria dello stesso Brindisi.

L’evento, completamente gratuito, è realizzato da Linda Brindisi, pronipote di Remo, che dal celebre zio ha imparato che l’arte deve essere aperta a tutti, condivisa e il più possibile libera.

Linda Brindisi è cresciuta circondata dall’arte. Fin da bambina ha trascorso le sue estati presso la Casa Museo di Lido di Spina, potendo così ammirare da vicino le centinaia di opere di cui lo zio, Remo, amava circondarsi. Crescendo, Linda ha studiato pittura all’Accademia di Brera a Milano, e dai suoi studi e dalle sue influenze ne è scaturita una pittura accesa, decisa e soprattutto in perenne movimento. Linda, infatti, non è nuova a questi “Assalti di Colore”. Ne ha già realizzati diversi in questi ultimi anni, un po’ ovunque, sia in Italia sia all’estero: a Venezia, al Muse di Trento, al Museo del 900 di Milano, a Lourdes in Francia, a Melbourne in Australia.

Molti di questi “Assalti” hanno finalità sociali e benefiche, come ad esempio quello svoltosi in Abruzzo che ha portato alla raccolta di fondi per la ricostruzione di una scuola di Onna (AQ) dedicata a Giulia Carnevale, morta durante il terremoto del 2009.

Linda li definisce “Assalti” in quanto in parte abusivi, non finanziati, non sponsorizzati, non sovvenzionati. Il suo scopo è quello di far capire che non sempre gli artisti si muovono a pagamento, alle volte si muovono semplicemente per amore di fare qualcosa e soprattutto di farlo in condivisione con gli altri.

photo credit: Linda Brindisi

In queste sue performance, Linda fa dipingere le persone utilizzando superfici che potenzialmente possono essere anche molto estese: nascono così le sue gigantesche “Rote”, ben 44 in 14 anni.

Linda è anche molto attenta ai materiali. Predilige i materiali di scarto e poveri, le carte e le stoffe riciclate.

La sua filosofia di vita è : “Mettersi in viaggio con i barattoli di colore nello zaino e una manciata di vento in tasca”.

Il suo progetto di pittura in movimento è stato già definito in tanti modi: Arte Contemporanea, Street Art al femminile ma che Linda ama chiamare "Pittura Viva".

Credo che questo progetto sia un vero e proprio inno alla vita, alla gioia e alla libertà. In un periodo in cui la libertà è sempre più spesso calpestata e maltrattata trovo tutto questo davvero provvidenziale per non dire necessario. La libertà è quel bene così prezioso ed irrinunciabile che proprio l’arte è capace di trasmettere, perché l’arte è tale solo se può esprimersi liberamente.

Con questo ennesimo "Assalto" organizzato in ricordo dell'amato zio, Linda vorrebbe che il pubblico, invitato gratuitamente a partecipare a questa esperienza condivisa, comprendesse in prima persona lo spirito che ha portato il Maestro, Remo Brindisi, a realizzare a Lido di Spina, nei primi anni Settanta del Novecento, un Museo Alternativo.

Brindisi ha concepito e fondato non un mero contenitore di opere d'arte ma un luogo dove vivere l'arte creandola in prima persona. Quindi non un Museo ma un vero e proprio esperimento artistico.

L' "Assalto" di Linda ha anche un altro intento, quello di porre l'attenzione su un luogo magico troppo a lungo trascurato e che avrebbe bisogno di maggiore cura da parte delle autorità locali.

Sono già moltissimi gli artisti che hanno aderito al progetto di Linda, dal designer Alessandro Mendini, al fotografo Mustafa Sabbagh, alla scrittrice per ragazzi Moony Witcher e molti altri ancora.

Le foto e i video saranno realizzati da Davide Folegatti e Gianluca Caprara che hanno deciso di documentare l’iniziativa gratuitamente, in linea con lo spirito di Linda Brindisi.

Noi ci saremo a dipingere il nostro cuore per Remo, e voi?

Casa Museo Remo Brindisi – Lido di Spina (FE) – Via Nicola Pisano 51

9 luglio – dalle ore 17.00 fino a sera, in giardino.

In caso di maltempo la performance si svilupperà in interno/taverna.

L’evento è pubblico e gratuito.

Maggiori info sulla Casa Museo Remo Brindisi qui.

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